ArcheoAppennino

pubblicato il: 08/08/2015

autore: Filippo Fontana

ArcheoAppennino

E cosa c'entra l'Archeologia con la montagna? Per quanto possa sembrare una domanda banale, o meglio con una risposta banale, è sicuramente fra le osservazioni più frequenti che mi vengono rivolte quando metto in una stessa frase il luogo delle mie passioni e la passione per i miei luoghi.

La pietra lavorata per costruire e per scacciare gli spiriti_cultura materiale
Strada_dei_Linari

 
Ovviamente l'Archeologia non è, o almeno non è più, quella disciplina romantica e elitaria quale emerge tratteggiata dai racconti delle Civiltà sepolte di W. Ceram. L'Archeologo non cerca tesori e non scava alla ricerca di chissà quali monumenti scomparsi. Questa disciplina, che in Italia vanta una lunga tradizione, si è sempre più svincolata dalle tematiche dell'arte antica per cercare di comprendere le azioni, le idee, i saperi degli uomini passati: in poche parole la cultura materiale come espressione di civiltà.

Fornita di sempre più moderni strumenti digitali e informatici permette di approcciare la storia di un intero territorio raccogliendo assieme tutti i dati possibili e lavorando, spesso, fianco a fianco con altre discipline. Riconoscere le azioni compiute dall'uomo in un territorio significa non solo capirne le modificazioni, nel tempo, ma cogliere le sfaccettature più intime di una vallata, una pianura o, più semplicemente, un qualsiasi contesto. Fare archeologia significa sempre di più fare archeologia globale per il territorio. Ed è in questa dimensione che la ricerca, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali possono diventare un vero motore per il territorio. E' redistribuendo questi beni culturali sotto forma di valori, conoscenze e coscienza che il tanto decantato potenziale di sviluppo dei beni culturali emerge. 

Per tornare alla questione iniziale, ma siamo solo all'inizio, Archeologia in Appennino non è quindi solo ricerca e tutela degli innumerevoli, e sono tanti davvero, luoghi ricchi di memoria e di storia dei nostri monti. Piuttosto è un modello, un modo di scoprire e, finalmente, vivere il territorio. 

 


 

Sulle Tracce di Antiche Vie 

Gennaio 2016 - da un lungo lavoro di ricerca condotto nell'ambito dell'Associazione Giovanile Pro ValParma è nato un progetto di riscoperta e gestione dei percorsi storici che attraversano il nostro Appennino. Grazie a un ampio partenariato con tutti gli 8 Comuni del comprensorio montano Parma Est, i Parchi del Ducato, la Diocesi di Parma, la Comunità Valli dei Cavalieri, l'Associazione Ermo Colle e alcune realtà private nell'ambito della RETE Appennino, nasce il Circuito Le Valli dei Cavalieri che presto sarà pubblicamente presentato. 

 

 


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