Da Orzale a Tizzano Val Parma - Tappa 4

Da Orzale a Tizzano Val Parma - Tappa 4

Beni culturali lungo il Cammino

GLI ARGOMENTI IN QUESTA PAGINA

1. COSA VEDERE - 

1. WHAT TO SEE -

2. COSA FARE - 

2. WHAT TO DO - 

 

3. DOVE DORMIRE 

3. WHERE TO SLEEP

 

4. DOVE MANGIARE 

4. WHERE TO EAT 

 

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Continuando il Cammino sulla la sponda destra del Torrente Parma, il nucleo di Orzale si trova nei pressi della confluenza con la Val Parmossa, da dove la Via di Linari lascia la Val Parma. I dintorni, nel territorio del Comune di Neviano degli Arduini, merita una visita dedicata, infatti offre una notevole varietà paesistica con parchi naturali e faunistici, oltre a numerosi Musei, Pievi e altri beni culturali. 

Continuing the Way on the right bank of the Parma Torrent, the nucleus of Orzale is located near the confluence with the Val Parmossa, from where the Via di Linari leaves the Val Parma. The surroundings, in the territory of the Municipality of Neviano degli Arduini, deserve a dedicated visit, in fact it offers a remarkable variety of landscapes with natural and wildlife parks, as well as numerous museums, churches and other cultural heritage.

 

Torrente Parma 

Tra Badia Cavana e Capoponte, il Cammino fiancheggia il bellissimo paesaggio del Torrente Parma, lo stesso che quindici chilometri più a nord, attraversa la città per poi andare a gettarsi nel fiume Po.

Il Torrente Parma ha ben quattro rami principali, uno nasce dalle pendici del monte Marmagna a 1 852 m s.l.m. dal Lago Santo parmense (Parma di Lago Santo, 4º ramo principale); un altro dai laghetti Gemio e Scuro (Parma dei Lagoni, 1º ramo principale)  entrambi confluiscono a monte dell'abitato di Bosco di Corniglio nel corso della Parma propriamente detta. Nella Parma dei Lagoni confluiscono la Parmetta o Parma di Badignana (2° ramo principale) ed il torrente Parma di Francia o Parma delle Guadine, che rappresenta il 3º ramo principale.

Scorre con andamento torrentizio verso nord-est ricevendo i contributi di numerosi affluenti fra i quali si ricordano il torrente Bratica, che, proveniente dal Navert si immette all'altezza dell'abitato di Corniglio e il torrente Parmossa che proviene dal monte Caio e confluisce presso Capoponte. Giunto così presso Langhirano, si allarga notevolmente (quasi al pari di una grossa fiumara), sboccando poi in pianura. 

 

Parma stream

Between Badia Cavana and Capoponte, the Cammino flanks the beautiful landscape of the Parma stream, the same one that fifteen kilometers further north, crosses the city and then flows into the Po river.

The Parma stream has four main branches, one originates from the slopes of Mount Marmagna at 1 852 m a.s.l. from Lago Santo Parma (Parma di Lago Santo, 4th main branch); another from the Gemio and Scuro lakes (Parma dei Lagoni, 1st main branch) both flow upstream of the town of Bosco di Corniglio in the course of Parma proper. The Parmetta or Parma di Badignana (2nd main branch) and the Parma di Francia or Parma delle Guadine stream, which represents the 3rd main branch, merge into the Parma dei Lagoni.

It flows with a torrential course towards the north-east, receiving contributions from numerous tributaries, including the Bratica torrent, which, coming from the Navert, enters the town of Corniglio and the Parmossa torrent that comes from Monte Caio and flows into Chief Bridge. Having thus reached Langhirano, it widens considerably (almost like a large stream), then flows into the plain.

 

Chiesa di San Giovanni Evangelista 

La chiesa presenta facciata a capanna conclusa da timpano triangolare a cornice aggettante in laterizio con oculo centrale. La superficie è intonacata e delimitata da due paraste. Al centro il modesto portale rettangolare è sormontato da una finestra lunettata. Le restanti superfici perimetrali sono in pietra di fiume a vista a corso irregolare. Sul fianco destro, in corrispondenza dell'abside, si eleva il campanile: ha pianta quadrata ed è concluso da cella campanaria ottagonale, aperta da quattro monofore. L'interno è a navata unica, con due cappelle laterali sul lato sinistro e una su quello destro, abside semicircolare lievemente rientrante rispetto alla navata

 

Church of San Giovanni Evangelista

The church has a gabled façade ending with a triangular tympanum with a jutting brick frame with a central oculus. The surface is plastered and bordered by two pilasters. In the center, the modest rectangular portal is surmounted by a lunette window. The remaining perimeter surfaces are in exposed river stone with an irregular course. On the right side, in correspondence with the apse, the bell tower rises: it has a square plan and is concluded by an octagonal belfry, opened by four single-lancet windows. The interior has a single nave, with two side chapels on the left side and one on the right, a semicircular apse slightly recessed with respect to the nave

 

 

Pieve di San Pietro alla Costa

La Pieve di San Pietro, che conserva molto del suo aspetto romanico, si trova poco distante dal borgo di Tizzano e ne era il principale luogo di culto fino al XVI secolo quando venne costruito l’Oratorio di Santa Maria nella Piazza del Capoluogo.  La Pieve presenta un caratteristico campanile a ingresso, un modello architettonico di derivazione francese e al suo interno conserva l’originaria impostazione delle colonne nella navata centrale. Nel corso dei secoli è stata più volte rimaneggiata con l’aggiunta di numerose cappelle laterali che hanno modificato l’aspetto iniziale di cui rimane traccia in alcuni porzioni di mura, comprese quelle che conservano le decorazioni ad archetti.

 

Parish church of San Pietro at La Costa

The Pieve di San Pietro, which retains much of its Romanesque appearance, is located not far from the village of Tizzano and was its main place of worship until the 16th century when the Oratory of Santa Maria was built in the Piazza del Capoluogo. The Pieve has a characteristic bell tower at the entrance, an architectural model of French derivation and inside it retains the original layout of the columns in the central nave. Over the centuries it has been remodeled several times with the addition of numerous side chapels that have changed the initial appearance of which traces remain in some portions of the walls, including those that retain the arched decorations.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Pieve di San Pietro, che conserva molto del suo aspetto romanico, si trova poco distante dal borgo di Tizzano e ne era il principale luogo di culto fino al XVI secolo quando venne costruito l’Oratorio di Santa Maria. Risale al 1005 la prima menzione della Pieve e del suo Arciprete di allora, Bonizone, che firma un documento di donazione del vescovo Sigifredo II. Caso non frequente la popolazione aveva diritto di esprimere il consenso sulla nomina dell’Arciprete.

La presenza di grandi interessi da parte dei da Canossa, gli avi di Matilde di Canossa, è documentata anche in questa zona, importante per il collegamento fra la pianura e il passo del Lagastrello nell’itinerario che risale la val parma e attraverso la val Parmossa raggiunge la val d’Enza e, infine, il passo.

E così il vescovo di Parma Sigifredo da Canossa, forse più per interesse personale che apostolico, tiene per sé la località di Albazzano, così vicine a Isola, dove risiedeve il cugino di suo nonno Atto, e alle proprietà presso Tizzano che sua zia Prangarda cede nel 981. Poco dopo, nel 1015, Albazzano, Reno, Isola e Carobbio nel tizzanese passano sotto il controllo del monastero di San Paolo, fondato proprio da Sigifredo.

Il nucleo più antico di Tizzano si è sviluppato a partire dalla Costa, dove si notano divese abitazioni con la caratteristica sviluppo a torre ed elementi architettonici (portali e finsetre) che rimandano al secolo XII. La pieve, che conserva la campana fra le più antiche della diocesi (1360, fusa da Giovanni da Pontremoli), presenta nel campanile e nella fascia più alta dei muri le tracce più antiche (XI secolo). La forma particolare del campanile, particolarmente diffusa nell’architettura della Borgogna di questo periodo, rimanda ai collegamenti che questo e vicini territori, sempre caratterizzati dalla presenza dei da Canossa, hanno con i monasteri riformati della Borgogna come Vezélay.

Nella seconda metà del Settecento la chiesa viene modificata e la navata centrale viene coperta con una volta in muratura. L’abside di forma semicircolare è sostituito da un presbiterio a pianta quadrata affiancato da due sagrestie che caratterizzano la forma squadrata oggi visibile; gli interventi riguardano anche il portale, che viene rifatto nel 1788.

L’ultimo restauro, terminato nel 1964, ha eliminato la copertura a volta e gli intonaci settecenteschi riportando alla luce gli elementi romanici e scoprendo tracce di affreschi quattrocenteschi. Due di questi sono oggi visibili nella chiesa parrocchiale di Tizzano e raffigurano una madonna con bambino e una scena di genere; ambedue sono parte dello stesso ciclo e portano il nome del committente, il nobile Marcone Vallisneri della Torre. Altri affreschi, che riproducono gli stemmi di sono visibili sull’abaco di alcune colonne all’interno della pieve.

 

 


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